Arcipelago toscano: speciale mare
- Capraia - Il delfinario naturale
- Elba - La perla tra le perle
- Giannutri - La mezzaluna delle dee
- Giglio - Il fiore dell'arcipelago toscano
- Gorgona - La perla più piccola
- Montecristo - L'isola del monastero
- Pianosa - L'isola dei fantasmi
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Le isole sono dislocate di fronte alla Maremma Toscana e poco lontano dalle coste della Corsica: l’Elba è la maggiore seguita dal Giglio, Capraia, Montecristo, Pianosa, Giannutri e infine Gorgona, la più piccola. Sono comprese nell’Arcipelago altre isole più piccole, secche e scogli.
L'arcipelago è bagnato da quattro mari: il Mar Ligure a nord dell'isola d'Elba, il Canale di Piombino a est, il Mar Tirreno a sud e il Canale di Corsica a ovest delle coste elbane. Le isole di Capraia, Pianosa, Gorgona, Montecristo e Elba appartengono alla provincia di Livorno (maremma livornese). Le isole di Giannutri e Giglio si trovano di fronte al Monte Argentario e appartengono alla provincia di Grosseto (maremma grossetana).
Le caratteristiche naturali delle isole e la loro unicità sono state preservate grazie alla scarsa presenza dell’uomo. Ogni isola ha una differente formazione geologica che ne ha determinato le caratteristiche morfologiche e il paesaggio: Capraia é vulcanica, il Giglio e l'Elba sono prevalentemente granitiche-calcaree, Pianosa e Giannutri calcaree, Montecristo e Gorgona granitiche.
Le isole, anche se diverse, sono accomunate da una caratteristica principale: la natura selvaggia del paesaggio, la bellezza della natura e la vista mozzafiato sul mare e sulla costa Toscana. Allo scopo di mantenere inalterato il più possibile il loro ricco patrimonio faunistico e floristico e del mare circostante è nato il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il più vasto parco marino d’Europa che tutela 56.766 ettari di mare e 17.887 ettari di terra. Il territorio del parco risulta perlopiù integro, con ambienti ancora incontaminati. La vegetazione che predomina è la macchia mediterranea che riunisce numerosi habitat differenti popolati da specie rare di flora, alcune piante sono addirittura esclusive e peculiari delle singole isole.
Anche la fauna presenta peculiarità e rarità come il più raro gabbiano del Mediterraneo, il Gabbiano Corso, tutelato dalle direttive europee e scelto come simbolo del parco. L'Arcipelago è un punto di sosta e di nidificazione per molti uccelli migratori. In questo tratto di mare sono inoltre molto frequenti gli incontri con delfini e balene: per questo il delicato ambiente marino è stato "protetto" con l’istituzione del Santuario dei Cetacei che va oltre l’Arcipelago estendendosi fino alla parte alta del Tirreno.
Il ricco ecosistema marino dell'Arcipelago è dovuta anche alla varietà delle coste e dei fondali di questo tratto affascinante di mare, dalle piccole e nascoste spiagge dell'Elba alle falesie rocciose della Capraia occidentale. Quest’oasi naturale, grazie al clima mite di cui gode, attrae turisti in ogni stagione: qui è possibile praticare varie attività sportive, dalla vela alle immersioni, compiere percorsi escursionistici e artistici, visitare spiagge incontaminate, insenature, calette e secche.
(ToscanaGo, 11 gennaio 2015. Scopri i ristoranti sulle isole toscane)
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